Libertà di stampa: L’Italia 41esima nel ranking mondiale

Reporters sans frontières ha stilato per il 2020 il report mondiale che illustra il ranking di 180 paesi per la libertà di stampa.

Tra i primi dieci troviamo soprattutto gli stati dell’Europa con un podio tutto dedicato al Nord:

Top ten ranking 2020 (Fonte:rsf.org)

Al primo posto la Norvegia mentre all’undicesimo, un passo fuori dalla top ten troviamo la Germania:

L’Italia migliora guadagnando punti rispetto agli anni passati, con un notevole  e positivo distacco dal biennio 2015-2016, uno dei più ingloriosi per il Belpaese.

Ranking per anno 2013-2020 Italia (Fonte:rsf.org)

Tuttavia, appare chiaro che la libertà di stampa in Italia merita di essere descritta come un punto sul quale battere ancora, probabilmente adesso più che mai, considerando il decennio decisivo per il settore giornalismo e tutti i suoi professionisti e considerando il 41esimo posto dell’Italia nella classifica mondiale per la libertà di stampa.

Ranking 2020 per la libertà di stampa nel mondo (Fonte:rsf.org)

Riportiamo integralmente il testo tradotto dall’articolo di rsf.org per quanto riguarda l’Italia e la situazione interna della stessa.

Ancora sotto protezione

Circa 20 giornalisti italiani si trovano attualmente sotto scorta h24 a causa di gravi minacce o tentativi di omicidio di matrice mafiosa.

Il livello di violenza contro i giornalisti continua a crescere, soprattutto nella capitale e nelle regioni del sud.

In Campania, l’editore di Campanianotize.com è riuscito a sfuggire a un tentativo di omicidio nel novembre 2019 da parte di una famiglia mafiosa locale in quanto autore di un’inchiesta su quest’ultima.

A Roma, i giornalisti sono stati attaccati verbalmente e fisicamente  da membri di gruppi neofascisti e del M5S che fa parte del governo di coalizione.

Nel complesso, la politica italiana sembra accogliere con maggiore favore e assenza di pregiudizio il lavoro dei professionisti di settore seppur il giornalismo rischia di essere indebolito da alcune recenti decisioni del governo, come una possibile riduzione dei sussidi statali per i media.

FONTI:

Articolo tradotto da:

-rsf.org, 2020 ; https://rsf.org/en/italy; consultato il 25/04/2020

Immagini prese da:

-rsf.org, 2020; https://rsf.org/ranking# ; https://rsf.org/fr/donnees-classement consultato il 25/04/2020

 

 

 

Ci ha lasciati Giulietto Chiesa

Comunichiamo con grande sconcerto e dolore dell’improvvisa dipartita di una delle colonne portanti della libera informazione, il caro Giulietto Chiesa.

Giornalista professionista, politico, attivista, ex europarlamentare, direttore di PANDORATV.IT nonché nostro official partner e tra i fondatori di questo brillante progetto chiamato WREP.

Attraverso le parole del vignettista Vauro non potremmo dare immagine migliore di quest’uomo, ancor prima che di questo giornalista:

Il WREP ti ricorderà sempre come uno dei più prolifici ed impegnati giornalisti sul fronte della libera informazione, dalla visione distaccata e assolutamente alternativa.

Occhi che piangevano di fronte all’orrore e che brillavano di fronte alla verità.

Grazie Giulietto per tutto ciò che hai fatto.

Blockchain WREP certifica la proprietà intellettuale dei web reporter

Come titola Fulvio Sarzana: “La convergenza tra televisione, nuove tecnologie e telecomunicazioni ha prospettato la nascita di un ‘nuovo’ diritto.” da il Sole 24 ore rubrica Nova.

Grazie al valore legale attribuito dal ddl semplificazioni da febbraio 2019 è possibile certificare la proprietà intellettuale su tutti i manufatti o artefatti realizzati e condivisi digitalmente tramite registri in blockchain.

Fotografi, disegnatori, montatori, giornalisti, registi, blogger  potranno tramite l’iscrizione al registro WREP certificare il proprio lavoro e sfruttare questa certificazione in fase giudiziale a difesa della loro proprietà intellettuale.

 Se vuoi cominciare a proteggere il tuo lavoro o a farti riconoscere la paternità dello stesso fai un primo passo verso l’unica tecnologia che può garantiti questo diritto .

Fotogiornalismo

Il fotogiornalismo è quella la forma di giornalismo che impiega immagini per raccontare una notizia. Solitamente si riferisce solo a immagini fisse, ma sempre più il termine si riferisce anche al video utilizzato nel giornalismo televisivo, il cosiddetto VideogiornalismoIl fotogiornalismo si distingue dagli altri rami della fotografia, come la fotografia documentaria, fotografia documentaria sociale, fotografia di strada o fotografia di celebrità rispettando un rigido quadro etico che richiede che il reporter sia sempre onesto e imparziale nel raccontare la storia in termini strettamente giornalistici . I fotoreporter creano immagini che contribuiscono all’informazione, per questo i fotogiornalisti devono essere ben informati sugli eventi che riprendono. 

Tempestività, obiettività e narrazione sono i tre principi cardine del Foto e Video Giornalista. Tempestività in quanto Le immagini hanno un significato nel contesto di un evento pubblicato di recente. Obiettività, data la natura implicita dalle immagini che devono essere una rappresentazione corretta e accurata degli eventi che si ritraggono, sia nel contenuto che nel tono. Narrazione perché le immagini si combinano con altri elementi della storia che fa diventare i fatti di una notizia più facilemnete accessibili al pubblico.

Come chi scrive, un fotoreporter è un giornalista, ma deve spesso prendere decisioni all’istante e portare con sé attrezzature fotografiche, spesso esposte a ostacoli significativi (ad esempio, pericolo fisico, condizioni meteorologiche, folla, accesso fisico).

L’etica del Fotogiornalista

Tutti i fotogiornalisti e videogionalisti devono sforzarsi con il proprio esempio e la propria area d’influenza nel mantenere alti standard di condotta etica, mantenendosi liberi da considerazioni mercenarie di qualsiasi tipo. Ogni fotoreporter e videoreporter ha la responsabilità, in ogni momento, di cercare le immagini che riportino la realtà in modo veritiero, onesto e oggettivo. La promozione aziendale nelle sue molteplici forme è essenziale, ma affermazioni false di qualsiasi natura non sono degne di un fotoreporter professionista e qualsiasi pratica del genere deve essere apertamente condannata.
È nostro dovere di ogni foto e video gionalista incoraggiare e assistere tutti i colleghi, affinché la qualità del fotogiornalismo possa essere costantemente elevata a standard sempre più elevati.
È dovere e obiettivo di ogni fotoreporter lavorare per preservare tutti i diritti di libertà di stampa riconosciuti dalle leggi democratiche e lavorare per proteggere ed espandere la libertà di accesso a tutte le fonti di notizie e informazioni visive.

Le leggi relative alla fotografia possono variare significativamente da nazione a nazione. La situazione legale è ulteriormente complicata se si considera che il fotogiornalismo realizzato in un paese viene spesso pubblicato in molti altri paesi.

Citizen Journalism

Il concetto di citizen journalism si basa sui cittadini “che svolgono un ruolo attivo nel processo di raccolta, comunicazione, analisi e diffusione di notizie e informazioni”.

Libertà di Espressione e di “Stampa”

L’ultima classifica di Reporters sans Frontières sulla libertà di stampa mostra che l’Italia salta dal 77esimo posto nel 2016 al 52esimo posto nel 2017.

Nonostante la risalita,  il livello di assitenza rivolto ai reporter è preoccupante e che sopratutto nel web i bloggers subiscono “pressioni da parte dei politici e optano sempre più per l’autocensura”.

WREP - Web Reporter & Creator EU Registry